Traslazioni metropolitane

ANTEFATTO

Lo spostamento delle persone è stato un argomento molto discusso negli ultimi anni. Emigrazione, immigrazione, mobilità. 

Il non-luogo delle metropolitane è spazio di analisi per antropologi ed etnografi: un susseguirsi di treni, finestrini, luci e passanti in attesa. E soprattutto: pubblicità. Che viene usata per palesare il modo con cui un popolo si raffigura, si racconta, o ancora come desidera essere e come si proietta.

STORIA

Nel 2006, nella metropolitana di Berlino, uno scatto in diapositiva invertita diede alla luce un viso minaccioso che mi fissava dal finestrino del vagone in veloce movimento.

Occhi e visi che spuntano dal muro, che osservano, che silenziosamente guardano e forse giudicano; mentre corpi vengono trasportati lateralmente -traslati, come si fa per i cadaveri – passati in rassegna, analizzati, o esposti allo sguardo enigmatico delle pubblicità.

Lo spostamento si svolge nell’oscurità delle viscere della metropoli, un trasporto sotterraneo di corpi immobili, un reticolo di vie di fuga e un dispiegarsi di desideri in movimento, un canale del parto, e la spinta ad uscire alla luce del sole, nella città Madre che fuori ci aspetta.

  • Where Berlino, Parigi, Madrid, Milano, Londra, Copenhagen, Bucarest, New Delhi, Amsterdam.
  • When Starting from 2004